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Questo è quanto scritto da un noto storico su Capraia.

Capraia in antico Caprarola. Per  andare a Capraia, distante 2,5 km dal Sillico, prenderemo una delle due strade a settentrione, che di qua mettono al bivio della Serra, e, piegando a destra giungeremo in cima al colle, che ne apre una bella vista ad oriente, e dopo una bella discesa saremo al primo villaggio detto Capraia di qua, formato da dodici case e 12 famiglie con 58 abitanti. A un tiro di balestra, sopra una specie di promontorio che guarda a mezzodi, sorge la bella e vasta chiesa, che misura nell’interno 18 metri per 8,40, e il suo campanile, edificato nel 1850, e quella nel 1871, sul disegno del prefato architetto Carli, colle elemosine e col lavoro di que’ buoni alpigiani, che non risparmiarono  fatiche e sacrifizi, d’ogni maniera per condurre a buon porto l’opera vagheggiata. Il nobile esempio di questa industriosa popolazione, che conta soltanto 342 delle 350 anime, divise in 54 famiglie, delle quali 12 abitano l’altro villaggio situato nella prossima valle disseminate su per l’alpe, alla distanza talune di 6 km. Il nobile esempio, dicevamo, valga a muovere e incoraggiare tanti altri paesi, che , sotto colore di non aver mezzi, non sanno provvedere ai loro più vitali bisogni. Egli è certo che quando un popolo è unito e ben diretto, sia pure poco numeroso e povero, è capace di far cose che a prima giunta sembrerebbero impossibili. E’ proprio vero che:  Volere è potere!

  • la nevicata dicembre 2014
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Fotografie di Eleonora e Francesca Pieroni

  • Capraini sparsi

Immagini (Angela Pieroni) Pranzo CAPRAINI SPARSI

 Filecchio - 22 febbraio 2015 -

proventi raccolti per l'Eremo di Capraia